In relazione alle note vicende che hanno coinvolto gli investitori in titoli di emittenti argentini - governativi e privati - il sistema bancario ha dichiarato la piena disponibilità ad offrire il proprio appoggio per rappresentarli nelle sedi più opportune. A tal fine, il 18 settembre 2002, in seguito ad una specifica deliberazione del Comitato Esecutivo ABI, otto banche (Banca Antonveneta, Banca Sella, San Paolo IMI, Banca Intesa, Iccrea Banca, Banca Nazionale del Lavoro, Monte dei Paschi di Siena e Unicredito) hanno costituito l'Associazione per la Tutela degli Investitori in Titoli Argentini (in seguito abbreviata in "Task Force Argentina" o T.F.A.).
Alla T.F.A. possono aderire banche o intermediari che cumulativamente siano
associati ABI ed annoverino clientela con titoli argentini.
La T.F.A. è stata costituita nella forma di "associazione non riconosciuta" ed è rappresentata nell'ambito dell'attività di negoziazione con le controparti dal Presidente. Il 13 novembre 2002 ha assunto tale carica il dr. Nicola Stock (ex Direttore Centrale della Banca di Roma).
La T.F.A. mette a disposizione la propria attività di consulenza ed assistenza e si finanzia attraverso un fondo al quale contribuiscono gli associati, offrendo un servizio gratuito agli investitori.
Lo scopo che si propone la T.F.A. è quello di negoziare con gli emittenti argentini la ristrutturazione del debito in rappresentanza degli investitori, proponendo le istanze e formulando le proposte che riterrà più idonee agli interessi dei sottoscrittori di titoli che rappresenta. Al riguardo, la T.F.A. ha avviato, attraverso le banche associate, la raccolta delle deleghe da parte degli investitori in possesso di titoli di emittenti argentini.
Per quanto riguarda il trattamento dei dati personali della clientela che ha conferito, per il tramite della propria Banca, mandato all'Associazione per la tutela degli Investitori in Titoli Argentini per il raggiungimento degli scopi di cui all'art.2 dello Statuto, ovvero: "rappresentare, a titolo gratuito e sulla base di un mandato, gli interessi dei sottoscrittori in titoli argentini (...) mettere a disposizione la propria attività di consulenza ed assistenza (...) partecipare alle trattative volte alla rinegoziazione del debito con le Autorità argentine o con altri emittenti in ogni sede, nazionale ed internazionale (...) proporre istanze e formulare le proposte che riterrà più idonee agli interessi dei sottoscrittori di titoli che rappresenta, procurando, nei modi e nei tempi che saranno decisi, la loro necessaria approvazione(...) si informa che tali dati sono in possesso soltanto della Banca della quale si è clienti (in virtù dei rapporti - operazioni e servizi - connessi al contratto di deposito titoli) e attraverso cui si è conferito mandato alla predetta Associazione.
Per conferire mandato alla T.F.A., il cliente deve recarsi alla propria banca (vedi l'elenco delle banche associate) e sottoscrivere una delega (disponibile presso la banca o scaricabile dal sito: la delega). Tale delega sarà raccolta e amministrata a cura dello stesso sportello bancario presso il quale il cliente intrattiene i propri rapporti.

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